Quando l’ansia diventa patologica

ansia

La regolazione del livello di ansia è uno dei principali temi affrontati in psicoterapia. La sofferenza psicologica può infatti manifestarsi con un incremento dei livelli di ansia, segnalando la presenza di difficoltà o la necessità di approfondimento di quel che produce questo tipo di sofferenza.

Joseph LeDoux ci dice che “l‘ansia è qualcosa che fa parte della vita, provare ansia è normale, ma non siamo tutti ansiosi nella stessa misura”, ci sono persone ipersensibili che si preoccupano di tutto e persone che sembrano prendere tutto con distacco.

La parola ansia deriva dal greco  angh, una parola che faceva riferimento alle sensazioni fisiche che sono spesso associate all’ansia. I sintomi più comuni possono essere agitazione, tensione muscolare, aumento della sudorazione, una sensazione di costrizione e disagio, inoltre sono di solito presenti una preoccupazione costante, irritabilità, in alcuni casi insonnia.

L’ansia è una risposta naturale del corpo e della mente di fronte situazioni percepite come minacciose o stressanti. Di fronte ad una situazione che ci preoccupa il nostro corpo attiva tutta una serie di reazioni fisiche e mentali per prepararci ad affrontare il pericolo percepito. La percezione del pericolo ci anticipa un dolore, un qualcosa che vogliamo evitare perché mette a rischio la nostra sopravvivenza o il nostro benessere. Si attiva in pratica una risposta di allarme mediata da un organo cerebrale “l’amigdala” deputata alla regolazione della paura, che attiva un sistema di risposta attacco-fuga, coinvolgendo il sistema nervoso simpatico e portando così un aumento del battito cardiaco, della sudorazione, respirazione accelerata, tensione muscolare e attenzione focalizzata.

Ansia e paura, in cosa sono diverse?

Ansia e paura sono estremamente interconnesse, ma alcuni autori indicano delle differenze sostanziali. La paura è di solito associata ad una minaccia esterna tangibile, un evento presente o imminente, mentre nell’ansia la minaccia è meno identificabile e difficile da predire. Si riferisce quindi più ad un’aspettativa mentale o una possibilità immaginata. L’ansia è quindi un preoccupazione per qualcosa che non è presente e che in alcuni casi ha scarse probabilità di verificarsi.

Quando l’ansia diventa patologica?

L’ansia può diventare problematica quando ha un’intensità, una frequenza e una durata che la rendono disadattiva, in quanto compromette la nostra capacità di funzionare nella vita quotidiana. In questi casi può evolversi in un disturbo d’ansia. Vediamo con degli esempi la differenza fra ansia quotidiana e ansia patologica:

Ansia “quotidiana”

  • Essere preoccupati per le bollette da pagare, la mancanza di un lavoro;
  • Provare imbarazzo in una situazione sociale spiacevole o difficile:
  • nervosismo e sudorazione prima di un esame o una presentazione aziendale;
  • Timore di una situazione pericolosa;
  • Assicurarsi di essere in buona salute e di stare in un ambiente sano;
  • Ansia o disturbi del sonno subito dopo un evento traumatico.

Ansia patologica

  • Preoccupazioni costanti e prive di fondamento che causano un disagio significativo e interferiscono con la vita quotidiana;
  • Evitamento delle situazioni sociali per paura di essere giudicati, messi in imbarazzo e umiliati;
  • Improvvisi attacchi di panico e timore che se ne verifichino altri;
  • preoccupazione irrazionale ed evitamento di un oggetto, un luogo o una situazione che non rappresenta una minaccia o lo è in misura minore;
  • Esecuzione ripetitiva e incontrollata di azioni quali un’eccessiva pulizia delle mani, rituali di controllo, ecc.;
  • Ricorrenti incubi, flashback o paralisi emotive legate a un evento traumatico avvenuto mesi o anni prima.

(basato su http://www.adaa.org/understanding-anxiety.)

L’ansia patologica ha un ruolo predominante nei disturbi d’ansia (con riferimento alla classificazione del DSM IV):

  • Disturbo d’ansia generalizzata (GAD)
  • Disturbo da attacchi di panico
  • Fobie specifiche
  • Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
  • Disturbo da stress post-traumatico (PTSD)

(Nel DSM 5 il DOC è stato spostato nella categoria dei disturbi ossessivi-compulsivi, mentre il PTSD è stato spostato nella categoria dei disturbi correlati a eventi traumatici)

L’ansia disadattiva è inoltre coesistente in molte altre patologie come depressione, disturbi di personalità, autismo, disturbi dell’alimentazione, disturbi da dipendenza, disturbi psicotici, può inoltre essere presente in condizione dove la salute è compromessa da malattie organiche.

Episodi di ansia e paura con eccessive preoccupazioni possono essere spesso presenti anche in persone mentalmente e fisicamente sani.

Una migliore comprensione dei significati e meccanismi associati a determinate situazioni o eventi che causano ansia è sicuramente utile a chiunque voglia affrontare anche difficoltà momentanee. Alcuni eventi di vita quotidiana, difficoltà a cui si va incontro, scelte, cambiamenti importanti o il passaggio a fasi evolutive differenti può incrementare il livello d’ansia percepito e aumentare un senso di disagio che a volte può risultare poco regolabile, con la sensazione di perdere il controllo.

Ansia

La psicoterapia come trattamento elettivo per l’ansia

Molte persone possono trovarsi in un momento difficile e percepire questo stato di perdita di controllo. Rivolgersi ad un professionista e cominciare un percorso di psicoterapia è la scelta migliore per favorire una maggiore comprensione del proprio funzionamento, approfondire i significati associati a determinate situazioni che generano ansia, arrivare a comprendere le radici profonde del disturbo, sviluppare strategie per la gestione e la regolazione dell’attivazione ansiosa.

La psicoterapia è il trattamento consigliato per i disturbi d’ansia dalle linee guida internazionali. Si consiglia di rivolgersi ad un terapeuta per un consulto, approfondire la diagnosi e valutare l’indicazione di un trattamento.

Esistono varie strategie e interventi disponibili per gestire l’ansia in maniera efficace per tornare a vivere una vita più equilibrata e soddisfacente.

è possibile contattarmi per un consulto dott.ssa Laura Perfetto

Ricevo in studio e online